Quattrocento anni di storia e fede per un viaggio incredibile
Nel 1549 il gesuita San Francesco Saverio parte alla volta del Giappone per convertire la popolazione.
Quattrocento anni di storia e fede per un viaggio incredibile
Nel 1549 il gesuita San Francesco Saverio parte alla volta del Giappone per convertire la popolazione.
È tale il successo della missione che lo shogun irritato ordina il martirio di 26 cristiani, poi canonizzati, avvenuto il 5 febbraio 1597.
Nel XVII secolo il Giappone vede la presenza di missionari cattolici e protestanti, e in particolare degli ordini religiosi che influenzano alcune zone piuttosto che altre.
Quattrocento anni di storia e fede per un viaggio incredibile
Nel 1549 il gesuita San Francesco Saverio parte alla volta del Giappone per convertire la popolazione.
È tale il successo della missione che lo shogun irritato ordina il martirio di 26 cristiani, poi canonizzati, avvenuto il 5 febbraio 1597.
Nel XVII secolo il Giappone vede la presenza di missionari cattolici e protestanti, e in particolare degli ordini religiosi che influenzano alcune zone piuttosto che altre.
Nel regno di Miyagi, il feudatario Idate Masamune è in buoni rapporti con il francescano Luis Sotelo. L’opera missionaria del frate riscuote successo e lo stesso Idate approva le proposte di stabilire rapporti commerciali con la Spagna.
Nasce così l’idea di inviare un’ambasceria a re Filippo III e a Papa Paolo V Borghese guidata da Fra Luis a cui si affianca il samurai Hasekura Tsunenaga Rokuemon. Il numero dei componenti dell’ambasceria è di circa 180 persone.
La missione Keichô parte il 28 ottobre 1613 e arriva ad Acapulco de Juárez il 25 gennaio 1614. Durante la Pasqua 68 persone dell’equipaggio vengono battezzate. Attraversato il Messico la missione salpa per il sud della Spagna raggiungendo poi Madrid il 20 dicembre del 1614. Hasekura incontra il re Filippo III e nella cappella reale riceve il battesimo con il nome di Filippo Francisco.
La missione si imbarca nuovamente a Barcellona e arriva a Civitavecchia, via Genova, il 18 di ottobre del 1615. Da qui il viaggio procede a piedi e in carrozza sino a Roma dove la delegazione verrà ricevuta solennemente da Sua Santità.
Il cammino, ritracciato secondo le esigenze odierne, connette tra loro diversi ambiti di paesaggio, da quelli più urbanizzati dei centri abitati, a quelli a forte valenza ambientale della Riserva di Macchia Tonda, delle dune di Palidoro, Oasi LIPU Castel di Guido e il paesaggio delle bonifiche nell’area tra Fiumicino e la foce del Tevere. Il tratto lungo la costa consente di apprezzare numerose aree archeologiche ed emergenze architettoniche, quali torri costiere ed edifici fortificati.
Scopri il cammino di Hasekura
Lungo un percorso di 107 chilometri attraverso percorsi in vie e strade carichie di storia, passando per lungomare e lungofiume romano, camminando su corridoi dedicati a camminatori e ciclisti, si ripercorre l’ultimo tratto dell’avventura del Samurai Hasekura, tra i primissimi orientali ad avere un ruolo prestigioso ed importante nel vecchio continente